Serate d'organo

PROGRAMMA
Dieci canti biblici di Antonìn Dvořák

Nella chiesa antica:

JEAN ALAIN (1911-1940)
Postlude pour l’office de Complète (organo solo)

JOSEPH ACHRON (1886-1943)
Hebrew Melody

ANTONÍN DVOŘÀK  (1841-1904)
Salmo 97
Dunkles Gewölk umhüllet  den Herren
Nubi nere avvolgono il Signore

Salmo 119
Du, o Herr, bis Schutz und Schirm
Tu sei il mio rifugio

Salmo 55
Gott, erhore mein inniges Fleh’n
Porgi l’orecchio, o Dio, alla mia preghiera

Salmo 23
Der Herr ist mein Hirte
Il Signore è il mio pastore

Salmo 144
Herr, Du mein Gott,lass ein neuen Lied mich Dir singen
Mio Dio, ti canterò un canto nuovo

Salmo 60
Hör, o Herr, mein Flehen
Ascolta, o Dio, il mio grido

Salmo 137
An den Wassern zu Babylon
Sui fiumi di Babilonia

Salmo 25
Wende Dich zu mir, sei mir gnädig
Volgiti a me e abbi misericordia

Salmo 121
Ich hebe meine Augen auf zu den Bergen
Alzo gli occhi verso i monti

Salmo 98
Singet ein neues Lied
Cantate al Signore un canto nuovo

All’organo: CARLO RIZZI
Primo violino: GUIDO FRESCHI
Soprano: LAURA TOFFOLI
Voce: MASSIMILIANO SOMAGLINO

Gli Archi del Friuli e del Veneto
Il Complesso d’Archi del Friuli e del Veneto è un gruppo musicale composto da affermati concertisti delle provincie di Udine, Pordenone, Trieste e Treviso. La variabilità del numero dei componenti (dalla formazione di Quartetto a quella di piccola Orchestra da camera), guidati dal primo violino M.° Guido Freschi, nella duplice veste di solista e direttore, permette di esplorare ad ampio raggio la letteratura musicale contemporanea, con particolare attenzione ai compositori locali friulani come Cordans, Candotti, Foraboschi, Perosa, Liani, Russolo e Canciani. Il gruppo ha suonato in Grecia, Spagna, Austria e America, ospite di prestigiose istituzioni ed ha avuto l’onore di essere diretto da Ramin Bahrami al Teatro marchigiano di Cagli. Ha eseguito in prima nazionale nella basilica Gloriosa dei Frari a Venezia lo Stabat Mater di Marco Rosano. Recentemente ha partecipato al 25° della scomparsa di Albino Perosa.

Carlo Rizzi
Nato nel 1969, compie gli studi ad Udine presso il Liceo " N. Copernico " diplomandosi nel 1988, e presso il Conservatorio Statale di Musica " J. Tomadini ", con A. Rosso, D. Zanettovich ed A. Piani, diplomandosi in Organo e composizione organistica, nel 1991, ed in Musica corale e Direzione di Coro, nel 1995. Dallo stesso anno inizia l'attività didattica, prima, presso la scuola Diocesana di Musica, poi, presso la Scuola magistrale Agazziana e, dal 2000, presso le scuole Statali. Dal 2016 è insegnante di ruolo presso l'Istituto Comprensivo III di Udine, dove ha insegnato educazione musicale e svolge l' attività di pianista accompagnatore per l' Indirizzo Musicale, presente nello stesso istituto. E' organista presso la parrocchia di San Quirino in Udine e dal 2011 collabora con " Gli Archi del Friuli e del Veneto ".

Laura Toffoli
Nasce a Conegliano Veneto. Inizia lo studio del pianoforte a 7 anni ed a 13 quello del canto lirico, entrambi sotto l’insegnamento del padre, il tenore Albino Toffoli. E’ questo il periodo in cui si appassiona anche alla musica jazz ed alla canzone italiana dagli anni ’30 agli anni ’70, dedicandosi anche allo studio della chitarra classica. Nel 1994 avviene il suo debutto lirico in un concerto di musiche veneziane del compositore coneglianese Pier Adolfo Tirindelli e nel 1999 entra a far parte dell’Associazione a lui intitolata. Ha così l’opportunità di seguire diverse materie legate al canto ed alla musica che le consentono di ampliare il suo repertorio. Dal 2001 inizia ad esibirsi in numerosi concerti e dal 2011 collabora con gli Archi del Friuli e del Veneto.

Massimo Somaglino
Attore, autore e regista teatrale. Collaboratore del Teatro dell’Elfo di Milano. Con Giuliana Musso ha messo in scena Nati in casa, Sexmachine e Tanti Saluti. Ha realizzato, tra gli altri: Zitto, Menocchio,  Cercivento. Ha riscritto l’Histoire du soldat di Stravinskij-Ramuz e Il sogno di una cosa di Pasolini, dal titolo Nini e Cecilia (2019). È direttore artistico del Teatri Stabil Furlan.

I salmi
Sono letti nella traduzione di David Maria Turoldo.